In sintesi
- 🎬 Yara
- 📺 Canale 5, ore 21:20
- 🕵️‍♀️ Racconta il caso di Yara Gambirasio, la tredicenne scomparsa a Brembate di Sopra, e la complessa indagine che ha portato alla verità , con un approccio di cinema civile e senza sensazionalismi, mettendo al centro la ricerca della giustizia e la dignità delle persone coinvolte.
Yara, Canale 5, Marco Tullio Giordana, Isabella Ragonese, cinema civile italiano, true crime, caso Yara Gambirasio: sono queste le entitĂ che dominano la serata televisiva del 23 giugno 2025. Se ami i film che ti tengono incollato allo schermo e non temi le emozioni forti, “Yara” è la scelta perfetta per la tua prima serata. Un’opera che mette al centro la ricerca della veritĂ e della giustizia in una delle vicende che piĂą hanno segnato l’Italia contemporanea.
Yara, Canale 5 e Marco Tullio Giordana: il vero crime che segna la televisione italiana
Stasera su Canale 5 va in onda alle 21:20 “Yara”, il film drammatico firmato da Marco Tullio Giordana, regista giĂ adorato dagli appassionati per cult come “I cento passi” e “La meglio gioventĂą”. La pellicola, prodotta da Taodue e interpretata da una sorprendente Isabella Ragonese nei panni della PM Letizia Ruggeri, restituisce senza filtri e senza morbositĂ la vicenda che ha sconvolto non solo un piccolo paese della Bergamasca, ma l’Italia intera.
La storia – lo ricordiamo bene: Yara Gambirasio, 13 anni, scompare a Brembate di Sopra nel novembre 2010. Le indagini sembrano un vicolo cieco, ma la svolta arriva con una geniale intuizione forense: la scelta di sottoporre l’intera zona ai test del DNA. Una soluzione da romanzo poliziesco, pure se incredibilmente reale. Il film non cade mai nella tentazione del macabro. Anzi, è la dignità la cifra che lo distingue: dignità verso la famiglia, verso Yara, verso chi cerca la verità nella nebbia di paure e sospetti.
Occhi puntati su Isabella Ragonese, che in questo ruolo mette in gioco tutta la sua empatia e rigorosa presenza scenica, totologicamente supportata da un cast di livello: Alessio Boni (giĂ protagonista di molte serialitĂ italiane), Thomas Trabacchi, Roberto Zibetti e la giovanissima Chiara Bono, che riesce a evocare Yara senza mai finire ostaggio del pietismo.
Cinema civile italiano, true crime e il caso Yara Gambirasio: riflessioni, retroscena e nerdismo da cinefili
Non è il solito film crime. “Yara” porta una ventata nuova nel racconto del true crime italiano. Non è solo cronaca, è un’indagine nell’indagine. L’eroina – e sì, è giusto usare questa parola – è una PM che combatte il dolore collettivo a suon di professionalitĂ e ossessione etica, con il rischio vero di diventare il bersaglio della macchina del fango, tra stampa, social e pressione pubblica. Da vero nerd del cinema di Giordana, segnalo la capacitĂ sopraffina di evitare il sensazionalismo e di raccontare il lavoro silenzioso degli investigatori: la scena in cui si analizzano i campioni del DNA, per chi ama le serie investigative stile “Mindhunter”, è da manuale.
Quello che davvero lascia il segno è la scelta precisa di spostare il focus: Yara c’è, ma è la ricerca della veritĂ la vera protagonista. Il film evita “l’effetto Giallo di provincia”, trattando la vicenda senza scivolare nel voyeurismo tipico di tanto crime in streaming. Forse proprio questa scelta regala al film una forza universale tale da farlo volare in vetta alle classifiche di Netflix in USA, Spagna e Francia – un risultato impensabile per un fatto così profondamente italiano. C’è un passaggio quasi meta-narrativo: la procedura di test di massa del DNA, un vero unicum nella storia giudiziaria nazionale, è raccontata senza mai banalizzare il lavoro di chi raccoglie pezzi di veritĂ millimetrica fra sudore, indifferenza e commozione collettiva.
- Il consiglio nerd: se ami la tensione delle grandi indagini di cronaca, non perderti le scene in laboratorio. Sembrano arrivate dritte dritte da un poliziesco HBO, ma sono italianissime e vere al 100%.
- CuriositĂ per veri appassionati: il film nasceva come miniserie, ma la produzione ha cambiato rotta per rispettare i tempi emotivi e la memoria della storia.
L’accoglienza della critica e del pubblico è stata travolgente: tutti hanno riconosciuto al lavoro di Giordana e degli interpreti l’equilibrio raro tra tensione narrativa e umanità . Il lascito del film? Un esempio di come il nostro cinema civile sappia ancora guardare in faccia la realtà senza indorare la pillola o rincorrere facili like su storie dolorosissime. Se sei stanco dei gialli urlati e delle fiction immeritate, questa è la serata perfetta per recuperare un esempio di arte civile, ma anche un thriller vero, affilato e moderno che finalmente ci mostra la forza – e la fatica – della giustizia italiana.
Che altro c’è stasera in TV?
Per chi volesse qualcosa di diverso, ecco qualche alternativa per la serata:
- Un classico action su Italia 1
- Un programma di inchieste giornalistiche su Rai 3
Ma diciamocelo: stasera il consiglio forte resta “Yara”, per chi cerca il cinema italiano che sa emozionare, riflettere e — perchĂ© no — educare senza retorica.
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