De Luca Attacca Trump e Netanyahu: “Disinformazione Orchestrata da Banditi”
Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca torna a far parlare di sé con dichiarazioni esplosive sul conflitto Iran-Israele. Durante il suo ultimo intervento sul canale YouTube de Il Fatto Quotidiano, il governatore ha accusato direttamente Trump e Netanyahu di orchestrare una campagna di disinformazione sulla questione nucleare iraniana, definendoli senza mezzi termini “banditi della disinformazione”.
Le parole di De Luca arrivano in un momento di forte tensione internazionale, quando l’opinione pubblica italiana cerca di comprendere le dinamiche geopolitiche mediorientali. Il governatore campano ha scelto di affrontare temi scottanti come la presunta minaccia nucleare iraniana e i doppi standard occidentali nelle relazioni internazionali, accendendo un dibattito che ha già raccolto centinaia di migliaia di visualizzazioni sui social.
Iran Nucleare: Trent’anni di Previsioni Sbagliate Secondo De Luca
Il cuore dell’analisi del presidente campano riguarda la narrazione sulla bomba atomica iraniana. Dal 1995 al 2025, sottolinea De Luca, sono passati trent’anni di previsioni catastrofiche mai avverate. “Ogni anno ci ripetevano che l’Iran avrebbe sviluppato l’arma nucleare entro dodici mesi”, ha dichiarato con il suo caratteristico sarcasmo, evidenziando come la realtà dei fatti sia ben diversa dalla propaganda.
I dati tecnici che cita sono precisi: l’uranio iraniano è arricchito al 60%, una percentuale significativamente inferiore al 90% necessario per scopi militari. Per fare un confronto concreto, l’uso civile del nucleare richiede solo il 5-10% di arricchimento. Parallelamente, De Luca ricorda che l’Iran ha zero testate nucleari e rispetta i trattati internazionali, mentre Israele ne possiede circa cento senza sottostare ad alcun controllo esterno.
Doppi Standard Occidentali: Arabia Saudita e India nel Mirino
L’attacco più duro del governatore riguarda le contraddizioni delle politiche occidentali. Mentre condanniamo l’Iran per presunte violazioni dei diritti umani, manteniamo rapporti commerciali miliardari con l’Arabia Saudita, paese che secondo Human Rights Watch ha eseguito 196 esecuzioni capitali nel 2022. Allo stesso modo, l’India continua a essere un partner strategico nonostante Amnesty International documenti persecuzioni sistematiche delle minoranze religiose.
De Luca non risparmia critiche nemmeno alla gestione del ritiro dall’Afghanistan, utilizzandolo come esempio paradigmatico del fallimento delle politiche di “esportazione democratica”. La sua analisi mette in luce come gli interessi economici spesso prevalgano sui principi umanitari proclamati dall’Occidente.
Gaza e i 52.000 Morti: L’Indifferenza Occidentale Secondo De Luca
Il momento più intenso dell’intervento riguarda la situazione a Gaza. Con 52.000 morti documentati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità , il presidente campano denuncia quella che definisce “indifferenza criminale dell’Occidente”. Le sue parole sono particolarmente taglienti quando parla di valori cristiani traditi di fronte a quello che considera un massacro quotidiano ignorato dai media mainstream.
Il riferimento religioso non è casuale: De Luca punta il dito contro leader che si proclamano difensori della civiltà giudaico-cristiana mentre, secondo la sua visione, sostengono o tollerano azioni militari che causano migliaia di vittime civili. Questa contraddizione rappresenta per il governatore l’esempio più evidente dell’ipocrisia delle politiche internazionali contemporanee.
Bombardamento del 13 Giugno: Questioni sulla Narrazione Militare
L’analisi di De Luca si sofferma anche sull’attacco israeliano del 13 giugno 2025, quando duecento aerei hanno bombardato obiettivi iraniani senza incontrare resistenza significativa. Questo episodio solleva, secondo il governatore, interrogativi fondamentali sulla reale capacità militare iraniana e sulla veridicità della narrazione della “minaccia esistenziale”.
La domanda retorica del presidente campano è diretta: se l’Iran rappresentasse davvero una potenza militare terrificante, come sarebbe possibile che duecento velivoli abbiano operato praticamente indisturbati? Questa considerazione mette in discussione l’intera propaganda bellica utilizzata per giustificare azioni militari preventive contro la Repubblica Islamica.
Ritorno alla Barbarie: Il Monito Filosofico di De Luca
La conclusione dell’intervento assume toni quasi filosofici quando De Luca parla di un ritorno allo “stato di natura”, richiamando implicitamente la concezione hobbesiana della guerra di tutti contro tutti. Secondo il governatore, stiamo assistendo alla perdita progressiva di quei valori umanitici che dovrebbero guidare le relazioni internazionali civilizzate.
L’intervento, che ha superato le 385.000 visualizzazioni raccogliendo oltre 19.000 like, conferma la capacità del presidente campano di polarizzare l’opinione pubblica italiana. Al di là delle posizioni politiche personali, le sue analisi sollevano questioni concrete sulla coerenza delle politiche internazionali occidentali, costringendo a riflettere su contraddizioni spesso ignorate dal dibattito pubblico mainstream.
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